Chi può ricorrere alla Legge 3/2012?
Possono affidarsi alla Legge 3/2012 i soggetti cosiddetti non fallibili che sono:
- I consumatori: le persone fisiche che hanno accumulato troppi debiti che non riescono a ripagare.
- I lavoratori autonomi o i liberi professionisti, comprese le associazioni professionali e le società semplici.
- Gli imprenditori agricoli.
- Gli enti non commerciali, come ad esempio le associazioni di volontariato, le associazioni sportive o non governative, le onlus.
- Le start-up innovative.
- Gli enti pubblici.
- Gli eredi di un imprenditore defunto.
Chi non può ricorrere alla Legge 3/2012?
Oltre a coloro che possono rientrare nella Legge Fallimentare, non possono usufruire della Legge 3/2012 i soggetti sottoposti a procedure concorsuali, quelli che vi hanno fatto ricorso negli ultimi 5 anni, quelli che ne hanno usufruito ma non sono stati adempienti o quelli che non sono riusciti a dimostrare la loro posizione attraverso documentazione a supporto valida a ricostruire la loro situazione debitoria, economica e patrimoniale.
Quali sono i debiti che possono essere sanati attraverso la Legge 3?
Si possono pagare debiti con le banche, con le finanziarie e persino quelli con l’Agenzia Entrate Riscossione (Ex Equitalia). Si possono cancellare ipoteche, pignoramenti e cartelle esattoriali.
Ci sono debiti che non possono venire cancellati dalla Legge 3/2012?
Sono esclusi dalla procedura di esdebitamento:
- Obblighi di mantenimento o familiari.
- Risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale.
- Sanzioni penali e amministrative di carattere pecuniario non accessorie a debiti estinti.
- Debiti fiscali con causa anteriore alla data di apertura della procedura ma che vengano accertati successivamente.
Posso rivolgermi a qualunque avvocato per attivare la procedura di esdebitamento attraverso la Legge 3/2012?
La procedura per l’attivazione della Legge 3 è molto complessa e richiede un team di esperti
che possano davvero poter garantire il risultato: se non riesci più a pagare e i creditori ti
stanno con il fiato sul collo sai perfettamente che non hai tempo (o soldi) da perdere.
Io faccio parte di un network di consulenti, avvocati e commercialisti che può vantare il “Certificato
Salvagente – Zero Truffe” e il 100% dei casi portati a termine con successo: nessuno dei
nostri clienti è mai ricorso alla garanzia “soddisfatti o rimborsati”!
Qual è il vantaggio di accedere alle procedure di sovraindebitamento?
Ci sono due principali vantaggi:
- Dal momento in cui viene presentata domanda per accedere alle procedure della Legge 3 qualsiasi atto esecutivo o pignoramento viene bloccato.
- La somma totale pagata dal debitore alla fine del piano di rientro sarà nettamente inferiore al totale effettivo del debito.
Quali sono le procedure previste?
Le procedure previste dalla Legge 3/2012 sono tre. Il giudice (il consulente/avvocato?) sceglierà in quale delle tre far rientrare il debitore dopo aver analizzato il caso e la situazione economica e lavorativa del debitore stesso. Le procedure disponibili sono:
- Piano del consumatore: si formula un piano di rientro che, nel caso venga accettato dal giudice, diventa vincolante per i creditori che non potranno opporsi a quanto stabilito dal giudice in merito alla suddivisione delle somme riscosse. Questa procedura viene normalmente proposta per le persone fisiche i cui debiti sono personali e non derivano dalle loro attività professionali o imprenditoriali.
- Accordo con i creditori: il piano di rientro proposto deve essere accettato e sottoscritto dai creditori che rappresentano almeno il 60% del valore totale dei crediti.
- Liquidazione del patrimonio: il sovraindebitato mette a disposizione il proprio patrimonio (gioielli, auto, casa, terreni, depositi, ecc.) perché venga venduto per saldare, almeno in parte, il debito.
Attualmente non lavoro e non ho beni intestati, posso accedere comunque alla procedura di sovraindebitamento?
La procedura di esdebitamento può essere avviata anche in quei casi in cui il debitore non abbia patrimonio e abbia un reddito limitato.